mercoledì 27 marzo 2024

Ogni governante che parla di vittoria

Ogni governante che parla di vittoria
intende dire che vuole altre stragi.

Ogni governo che manda armi in guerra
fa uccidere altri esseri umani.

Ogni stato che ha un esercito
è un'organizzazione per commettere stragi.

Ogni persona che fa propaganda alla guerra
vuole che altre persone siano uccise.

Occorre abolire le guerre gli eserciti le armi
salvare le vite è il primo dovere.

martedì 26 marzo 2024

Il ladro lo sa

Il ladro lo sa che rubare
non serve a niente
che prima o poi al gabbio si finisce
che i quattro baiocchi che metti in saccoccia
colano subito dai buchi dei calzoni
che niente resta e che alla fine dei giorni
t'appiccano a un legno insieme al messia.

domenica 24 marzo 2024

Free Leonard Peltier!

Anche noi aderiamo all'appello di Amnesty International che richiede con urgenza un provvedimento di clemenza del Presidente degli Stati Uniti d'America che restituisca la libertà a Leonard Peltier, illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da 48 anni detenuto innocente, condannato all'ergastolo per crimini che non ha mai commesso, sulla base di prove dimostratesi false e di testimonianze dimostratesi altrettanto false (come universalmente noto e riconosciuto dallo stesso pubblico ministero che sostenne all'epoca l'accusa e che da anni chiede anch'egli la concessione della grazia per Leonard Peltier).
Ricordando che la sua liberazione negli scorsi anni è stata chiesta da personalità illustri come Nelson Mandela, madre Teresa di Calcutta, John Lennon, da numerose altre persone insignite del Premio Nobel per la Pace, da figure prestigiose come il Dalai Lama e papa Francesco, nonché dalla Commissione giuridica dell'Onu costituita ad hoc per riesaminare la sua vicenda giudiziaria, dal Parlamento Europeo, da numerose altre istituzioni pubbliche internazionali, statali e locali di tutto il mondo, esigiamo che Leonardo Peltier venga finalmente liberato.

sabato 23 marzo 2024

Oggi torna a vivere il Marconi

Oggi alle ore 15.30 si inaugura a Calcinato il Teatro Marconi.
Dopo la demolizione del vecchio cinema nel 2019 e cinque lunghi anni di lavori vede quindi la luce questa nuova struttura al servizio della comunità.
La sua realizzazione è stata possibile grazie ad un accordo di collaborazione che il Comune ha stipulato con l’azienda metallurgica San Marco: in base ad esso Regione Lombardia ha erogato 1 milione di euro all’amministrazione comunale per contribuire alla edificazione del teatro e 994 mila all’azienda per agevolarne lo sviluppo di un prodotto alternativo al piombo nella sua produzione di rubinetti.
Il Teatro Marconi dispone per i grandi eventi di una sala principale da 300 posti (suddivisi tra platea e galleria) e di un’altra sala polivalente da 100 posti, che verrà utilizzata per incontri, conferenze e corsi di formazione aziendale.
Il costo complessivo dell’opera è di 3 milioni e 143 milioni di euro.
Buona giornata.

giovedì 21 marzo 2024

Vincenza Corsini parte all'attacco

“A giugno si cambia”. Ne è convinta Vincenza Corsini che, dopo aver guidato per cinque anni la minoranza consiliare, si ricandida ora a sindaco per la lista civica “Calcinato In Patto”.
Dopo una lunga carriera professionale che l’ha portata ai vertici nazionali di Confcooperative, da quando è in pensione questa donna ha consacrato le sue giornate al servizio della comunità, dedicandosi al volontariato e sviluppando competenze amministrative come consigliere comunale, carica che aveva già ricoperto dal 1999 al 2009.
“All’indomani delle elezioni del 2019 - ha spiegato stasera in una conferenza-stampa - in una lettera aperta ai 2805 calcinatesi che ci avevano votato scrissi: ‘la svolta buona è solo all'inizio: noi ci saremo sempre finché non sarà compiuta’”.
“Abbiamo mantenuto la promessa” assicura. “Calcinato In Patto è sempre stato attivamente presente, in maniera attenta e collaborativa, ma anche critica quando è stato necessario, dentro e fuori il consiglio comunale: ora la svolta è necessaria”.
“Una svolta per affrontare finalmente i molti problemi che ha questo Comune: dalla cantieristica Tav che ha trasformato il paesaggio e sconvolto il traffico alla mancanza ormai da anni di un centro prelievi ematici, dal rarefarsi delle attività commerciali alle buche che costellano le nostre strade” ha osservato.
“Ci siamo stati con molteplici azioni di solidarietà e sostegno di prossimità al tempo del Covid, riuscendo addirittura ad incontrare virtualmente moltissimi cittadini in occasione del 25 aprile 2021” ha spiegato, ricordando non solo “le raccolte di firme per la salvaguardia del parco di via Solferino e per la sistemazione dei marciapiedi oramai impraticabili”, ma anche “affollate manifestazioni alle quali la gente ha dialogato con schietto entusiasmo e grande partecipazione. Questi nostri concittadini non si sono limitati alla denuncia o alla critica, ma si sono messi in gioco al nostro fianco e ora sono pronti a scendere in campo”.
“Ora intendiamo dare continuità a quel progetto perché il nostro paese ha bisogno di un cambio di marcia evidente” ha segnalato Corsini, la quale sta ultimando la composizione di una lista che - oltre alla riconferma dei consiglieri Laura Maffazioli, Alessandro Moratti Freschi e Annamaria Pennati, attualmente con lei all’opposizione - vedrà diversi volti giovani, professionisti e figure impegnate nel volontariato sociale.
“Sarà una lista in gran parte rinnovata - ha concluso - animata da chi in questi anni ha maturato la voglia d’impegnarsi nel ridare nuove speranze a un paese che nel tempo ha visto naufragare aspettative andando via via spegnendosi, un paese che tanto avrebbe ancora da dare ai propri abitanti, se solo ci fosse quel cambio di passo che noi siamo certi di poter imprimere per il miglioramento della qualità della salute, dell’ambiente e della vita di tutte e di tutti”.

mercoledì 20 marzo 2024

Sabato riapre il Marconi: una riflessione

Sabato 23 marzo verrà inaugurato a Calcinato il nuovo Teatro Marconi e come molti altri concittadini noi parteciperemo alla cerimonia di riapertura, non senza qualche qualche perplessità nei confronti del complesso e tortuoso iter di realizzazione di questa importante opera pubblica che ora viene finalmente messa a disposizione della comunità.
Pur non condividendone quindi la scelta di disertare l’appuntamento, pubblichiamo questo intervento di Roberto Todi che contiene alcune interessanti riflessioni sul tema.
Finalmente riapre il Cinema Marconi - adesso però lo chiamano Teatro - dopo una gestazione durata ben 12 anni, tanto è stato il tempo necessario per il completamento. C’è voluta una complessa e tortuosa ristrutturazione - con un adeguamento normativo progettato ai tempi dell’ ultima giunta Goglioni - che nemmeno nei 10 anni di giunta Legati (assessore ai lavori pubblici Maestri Nicoletta) ha potuto essere realizzata, visto che si erano limitati alla sola demolizione nel lontano 2019 in piena campagna elettorale, e pure in presenza di un progetto obsoleto che mancava delle ulteriori norme antisismiche e che ha visto nel periodo 2019/2024 (giunta Maestri) l’abbandono dell’allora direzione dei lavori, affidata poi alla responsabile dell’ufficio tecnico comunale, con la crescita esponenziale del costo dell’opera, finanziata per circa un milione di euro da Regione Lombardia.
Non andrò alla inaugurazione perché questo “ghe dre a rià Marconi” mi sembra proprio una tirata per i fondelli dei calcinatesi e racchiude lo sprezzante giudizio che i nostri vecchi davano a chi pensava di essere il più bravo e il più furbo degli altri. 
Non mancherò invece altri appuntamenti che (se) verranno programmati.
Mi sorge comunque un dubbio: riuscirà questa amministrazione a mantenere in funzione una struttura così impegnativa dal punto di vista tecnico ed economico, mancando il nostro Comune di risorse proprie adeguate (o risparmi energetici)? Ricordo che il bilancio di previsione 2024 è stato chiuso, per quadrare le spese correnti, con il ricorso ad un aumento dell’IMU (ormai al massimo consentito) su capannoni, terreni agricoli e alcuni tipi di abitazioni e l’utilizzo di oneri di urbanizzazione ed ecotassa di norma usate per spese in conto capitale. 
Questa amministrazione con l’acquisto della Boschina e della ex Efercal ha ridotto drasticamente “il patrimonio” del nostro comune rappresentato dall’avanzo di gestione dei passati anni, ingessando con costi di manutenzione del verde (Boschina) le prossime spese correnti e le spese in conto capitale per l’adeguamento antisismico sempre della struttura alla Boschina e poi per le eventuali bonifiche della ex Efercal.
Speriamo di vederci al Cinema - pardon, Teatro - Marconi!
Roberto Tosi

domenica 17 marzo 2024

In pensione mai peggio di così


Pensione anticipata (anzianità) portata la finestra da 3 a 7/9 mesi 
Opzione donna da 58/59 a 61 anni di età - limitata a ristrette categorie di lavoratrici 
Ape Sociale requisito innalzato da 63 anni di età a 63 e 5 mesi Pensione lavori gravosi requisito innalzato da 63 anni di età a 63 e 5 mesi
Pensione di vecchiaia nel contributivo più difficile la pensione a 64 anni di età: importo soglia della pensione per accedervi da 2,8 a 3 volte l'Assegno sociale 
Quota 103 pensione calcolata interamente col contributivo - finestra di 7/9 mesi - totale incumulabilità col lavoro - taglio della pensione lorda se superiore a 2.819€ 
Tagli ai coefficienti In alcuni settori (tra questi: sanità, enti locali, ufficiali giudiziari, insegnanti della scuola dell’infanzia parificata), peggiora significativamente il calcolo della pensione 
Inoltre, come già nel 2023, taglio della perequazione delle pensioni (adeguamento all'inflazione). Oltre 4 volte il TM (circa 2272€ lordi) tagli progressivi della rivalutazione dal 15% e fino al 78% 

La Legge di Bilancio del Governo Meloni smonta il sistema pensionistico: nessuno aveva mai fatto peggio di così!

sabato 16 marzo 2024

L'è töt una büsa, Calsinà...

“Entàt góm ché le büse!”. Abbiamo sentito più di un cittadino a Calcinato mormorare questo battuta alla campagna pubblicitaria del Comune “Ghè riat Marconi” che in queste ore annuncia l’ormai prossima riapertura del teatro intitolato al noto inventore.
Basta fare un giro in bicicletta per scoprire che di buche nel manto stradale sovente ammalorato in paese ce ne sono davvero per tutti i gusti. Diverse ormai stagionate costellano l’asfalto nei pressi di via Gramsci, strada che porta direttamente in centro ed è stata oggetto nel recente passato di una raccolta di firme per sistemare anche quelle presenti nei marciapiedi.
In Via Calcina, poco fuori dal centro nei pressi della Provinciale 28, ce ne sono numerose, quasi tutte ancora ricolme della recente acqua piovana.
Così come in via Bossotti fanno bella mostra di sé nei pressi delle abitazioni, costringendo gli automobilisti a improbabili slalom.
E in via Campagna, trafficata strada che collega la frazione di Calcinatello a Ciliverghe e Castenedolo, è addirittura uno stillicidio di profonde concavità. Sempre a Calcinatello sono lì ad accogliere chi transita zigzagando per via Brescia, e ce ne sono pure alla sommità del cavalcavia.
Intanto sui social network fioccano i commenti ironici e grotteschi su questa singolare situazione di disagio, con internauti sconcertati che raccontano odissee fra gimcane, incidenti e risarcimenti. In attesa di canticchiare - con Walter Valdi – il prossimo omaggio al formarsi di una sempre meno imprevedibile “büsa noeuva”.

mercoledì 13 marzo 2024

Il sindaco si ricandida ma parte male

Apprendiamo dai giornali che il sindaco di Calcinato ha annunciato ufficialmente la propria intenzione di ricandidarsi alle prossime elezioni comunali nel corso di una conferenza-stampa da lei convocata all’interno del palazzo municipale.
Augurandole buona campagna, ci chiediamo se in paese sia rimasto qualcuno ad accorgersi dell’entità - simbolica ma madornale - di questa scorrettezza. Genera pericolose confusioni fra il tutto e le parti che temporaneamente lo rappresentano il fatto di annunciare la propria ridiscesa in campo da un luogo istituzionale, servendosi peraltro di personale retribuito con il denaro di tutti i cittadini contribuenti. 
Pensavamo che per un esercizio elementare di educazione civica, oltre che di buongusto, tutte le attività e iniziative in vista della campagna elettorale dovessero svolgersi in luoghi più o meno pubblici, ma non in quello deputato a rappresentare tutta la comunità. A questo punto può darsi che qualcuno segnali che l’opportunità di informare delle proprie mosse in vista dell’apertura della contesa elettorale debba quindi essere concessa a tutti gli sfidanti nel medesimo luogo, in municipio.
Non noi: il rispetto per le istituzioni e i loro luoghi passa anche attraverso la scelta di tenersene lontani quando si fanno discorsi di parte.

domenica 10 marzo 2024

Manutenzione del verde pubblico

L'amministrazione comunale di Calcinato ha avviato un'indagine di mercato finalizzata alla raccolta di manifestazioni di interesse di imprese che possiedono i requisiti per la partecipazione alla procedura di affidamento dei servizi di manutenzione ordinaria del verde pubblico, che saranno attivati per gli anni 2024 e 2025. L'importo complessivo sarà di 34mila euro per il 2024, e 34mila per il 2025, frutto della stima sul fabbisogno di interventi e per gli adempimenti formali.
L'azienda che verrà coinvolta dovrà occuparsi delle scerbature, pulizie e potature delle aiuole per un totale di tre interventi del costo di 15mila euro, del diserbo meccanico di strade e marciapiedi articolato in quattro interventi per il costo di 16mila e 500 euro, nonché di interventi straordinari.

sabato 9 marzo 2024

Gianni Alessi ricorda il suo 28 maggio 1974

Oggi a Montichiari verrà inaugurato il quarto plesso dell'Istituto statale "Don Milani", intitolato al “28 maggio 1974”. Quel giorno per le ore 10 era stata indetta in Piazza della Loggia a Brescia una manifestazione sindacale per protestare contro la violenza fascista allora dilagante. Alle 10.12 una bomba contenente almeno un chilogrammo di esplosivo squarciò la piazza piena di gente, provocando 8 morti e 102 feriti. I nomi dei caduti - Giulietta Banzi, Livia Bottardi, Clementina Calzari, Euplo Natali, Luigi Pinto, Bartolomeo Talenti, Alberto Trebeschi e Vittorio Zambarda - sono scolpiti nella memoria civile del nostro Paese.
Di fronte ai tentativi di chi cerca di mistificare i connotati politici di quei compagni, facendoli passare per individui casualmente coinvolti nella strage o semplici passanti, è necessario ricordare il senso del loro impegno. 
Lo facciamo dando la parola a uno dei testimoni oculari, il nostro Gianni Alessi, da 50 anni militante della Cgil, allora come operaio oggi come pensionato.
Avevo 18 anni, di giorno lavoravo in fabbrica e la sera studiavo al corso per disegnatore meccanico alla “Moretto” in città. Come tanti, avevo raccolto l’invito di Cgil, Cisl e Uil a manifestare contro l’aria che tirava in quei mesi: decine le aggressioni e attentati fascisti alle sedi dei partiti democratici, dei gruppi giovanili, delle scuole superiori.
Quella era una delle mie prime manifestazioni. In piazza c’ero arrivato con un compagno e allo scoppio ci trovavamo sotto i portici all’altezza della gioielleria, a pochi metri dal cestino dei rifiuti dove era stato collocato l’ordigno, proprio dalla parte opposta del pilastro che ci ha protetti e resta tuttora scheggiato vicino alla stele che ricorda l’eccidio.
Fu sconvolgente. Ricordo ancora bene l’odore di carne bruciata e di polvere esplosiva, in una piazza fattasi improvvisamente cupa. Mi fermai solo pochi minuti perché volli correre a telefonare ai miei genitori per informarli della tragedia. Poi, seguendo le indicazioni degli organizzatori, in diversi cortei ci dirigemmo a migliaia verso i nostri luoghi di lavoro, io alla Sant’Eustacchio. Quelli seguenti furono giorni di mobilitazione generale: fino al giorno dei funerali la piazza si trasformò in un presidio democratico permanente, autogestito dai lavoratori bresciani; anch’io partecipai ai turni di presenza insieme con i miei compagni.
Dedicare un edificio di una scuola come il “Don Milani” a quella tragica data è un modo efficace per ricordare a tutti che non si possono confondere vittime e carnefici, che studiare quella storia è necessario per evitare il ripetersi di nuovi e più orribili massacri, che chi è morto quel mattino era in piazza per difendere e trasmettere ai giovani valori che non moriranno mai, come la giustizia sociale e la libertà.

venerdì 8 marzo 2024

Non è un giorno di festa

L'8 marzo non è un giorno di festa, ma un giorno di memoria e di lotta.
È il giorno in cui ricordiamo tutte le donne vittime di oppressione, violenza, morte.
È il giorno in cui ricordiamo che una società che spacca l’umanità in due e pretende di ridurne la metà a eterna serva dell'altra metà è una società fascista.
È il giorno in cui ci diciamo ancora una volta le ragioni per cui solo la lotta di liberazione delle donne libera l’umanità intera, poiché il potere patriarcale e maschilista è la prima radice e il primo paradigma di tutte le violenze che affliggono e discerpano l’umanità.
Ogni giorno è l'8 marzo.

martedì 5 marzo 2024

Cimiteri chiusi almeno fino al 20 marzo

A Calcinato si registra una ulteriore proroga dell’ordinanza comunale che già a febbraio aveva disposto la chiusura del nuovo cimitero, al quale - stando a quanto per ora disposto - resterà inaccessibile al pubblico fino a mercoledì 20 marzo dalle ore 7 alle 17. Da ieri martedì 5 fino al 20 marzo peraltro è chiuso anche il cimitero di Calcinatello, sempre negli stessi orari.
Il provvedimento - già adottato per il capoluogo negli ultimi giorni del mese scorso a partire da lunedì 26 - è dovuto allo svolgimento di alcune operazioni cimiteriali di esumazione delle salme, che erano state fortemente ostacolate nei giorni scorsi dalle avverse condizioni meteorologiche avverse, a causa delle quali si era reso necessario il loro rinvio, con una prima proroga della chiusura da venerdì 1° a lunedì 4.
L’amministrazione comunale precisa ora che “in base all’avanzamento delle operazioni, a discrezione degli addetti e in base alle esigenze di messa insicurezza e tutela della privacy dell’area di intervento, tale chiusura potrebbe essere totale o parziale”, informando che “gli effetti della ordinanza sono sospesi in concomitanza di riti funebri e delle eventuali celebrazioni autorizzate, svolte in spazi appositamente allestiti all’interno del cimitero”.
Lo svolgimento dei lavori da tempo programmati è a cura del società Garda Uno, che da qualche tempo a Calcinato e Calcinatello gestisce i servizi cimiteriali.
Oltre all’effettuazione delle operazioni di esumazione, nel camposanto della popolosa frazione sono in corso anche lavori di estumulazione.
I lavori si devono assolutamente svolgere in tempi brevi perché - come spiega sempre il Comune - “si rende quanto mai necessario, in via precauzionale, alla luce della mancata esecuzione di operazioni cimiteriali negli ultimi anni a causa della pandemia, disporre di adeguati spazi cimiteriali”.
Naturalmente tutte queste operazioni si stanno eseguendo nel rispetto delle modifiche apportate mercoledì 27 dicembre dal consiglio comunale al Regolamento comunale di polizia mortuaria e al Piano regolatore cimiteriale, con l’affidamento "in house providing" del servizio di gestione a Garda Uno.