domenica 17 agosto 2025

Tre camminatori "al passo del Chiese”

Accompagnati da nutrite delegazioni dei gruppi ecologisti della Bassa, lunedì mattina entreranno in territorio bresciano Mirko Savi, Michele Pedercini e Matteo Catalano, i tre camminatori "al passo del Chiese” che da domenica stanno risalendo il corso del fiume dalla foce fino alla sorgente, per ben 170 km.
"L'obiettivo principale - spiegano - è la riscoperta di un territorio che non è sufficientemente valorizzato dal punto di vista turistico e paesaggistico, nonostante non abbia niente da invidiare ad altri percorsi. Si tratta di una esperienza che ci porterà a vivere il fiume in maniera sinergica e come compagno di viaggio".
Lunedì da Asola, dopo aver attraversato aree suggestive come il bosco di Teb a Carpenedolo, giungeranno a Montichiari dove faranno tappa in località Borgosotto.
Martedì 19 ripartiranno verso nord, passando da Calcinato e Bedizzole, fino ad arrivare a Prevalle.
Mercoledì 20 si lasceranno alle spalle il fiume di pianura per incontrare un torrente con caratteristiche di montagna, toccando Gavardo, Vestone e Sabbio Chiese, fino a giungere a Barghe. Da lì partiranno per l'ultima tappa bresciana, passando da Nozza di Vestone e immergendosi poi nel bosco per costeggiare il lago d’Idro; nel pomeriggio entreranno in Trentino a Baitoni di Bondone, dove pernotteranno, prima delle ultime tappe che li porteranno fino in val di Fumo alla sorgente del Chiese, nel ghiacciaio Vedretta della Lobbia.

sabato 9 agosto 2025

Discariche: lettera aperta all’assessore regionale

Alla cortese attenzione
dell’avv. Giorgio Maione
Assessore all’Ambiente
della Regione Lombardia

    Le scriviamo perché siamo rimasti stupefatti leggendo le Sue dichiarazioni al quotidiano Bresciaoggi, sulle pagine del quale Lei oggi definisce “allarmismi” le recenti osservazioni dell’amministrazione comunale di Calcinato sulla nuova procedura di valutazione ambientale strategica relativa alla modifica del programma regionale di gestione dei rifiuti, contenute in una delibera approvata all’unanimità dalla giunta municipale il 31 luglio scorso sulla “revisione dei criteri per l’individuazione delle aree idonee e non idonee alla localizzazione degli impianti di smaltimento e recupero rifiuti”.
    Utilizzando questo strumento previsto dalla normativa vigente in materia, il Comune non ha fatto altro che dettagliare le pesanti criticità che il nostro territorio subisce da decenni per la presenza di numerosi siti di smaltimento e trattamento dei rifiuti dei più vari generi e tipologie.
    La nostra è un’area geografica notoriamente disseminata di cave e discariche, sottoposta fra l’altro a più riprese a rilevazioni odorigene, controlli a campione dei suoli e valutazioni di impatto ambientale da parte di enti sia pubblici che privati.
    Le assicuriamo che quelle contenute nella delibera comunale non sono affatto “narrazioni distorte“, come da Lei asserito, ma esprimono la pura e semplice constatazione di ciò che quotidianamente è sotto gli occhi di tutti quelli che vivono a Calcinato, dove peraltro sappiamo Lei avere diversi estimatori che potranno di buon grado confermarLe la veridicità di tali affermazioni.
    Apprezzando la Sua comunicazione di disponibilità “al dialogo e al confronto costruttivo”, La invitiamo - quando Le sarà possibile - a venirci a trovare, per condurre insieme con gli amministratori calcinatesi una ricognizione itinerante nelle nostre campagne e accertarSi di persona della situazione attuale.
    Auspicando che ciò accada presto, La salutiamo cordialmente.

Linea Indipendente

giovedì 7 agosto 2025

No alle discariche: questo è parlar chiaro!

È un no netto ed inequivocabile, quello pronunciato dal Comune di Calcinato sul fronte discariche. Rispetto alla nuova procedura di valutazione ambientale strategica relativa alla modifica del programma regionale di gestione dei rifiuti, giovedì scorso la giunta municipale ha approvato all’unanimità una delibera sulla “revisione dei criteri per l’individuazione delle aree idonee e non idonee alla localizzazione degli impianti di smaltimento e recupero rifiuti”.
“Il territorio comunale di Calcinato - si legge nella delibera - è gravato da molteplici impatti derivanti da discariche e impianti di trattamento rifiuti, quali una discarica di rifiuti solidi urbani autorizzata con capacità superiore a 2 milioni e 500 mila tonnellate, diverse discariche di inerti, di cui l’ultima autorizzata alla ditta Cava Calcinato srl è in fase di ultimazione, una discarica per il conferimento di rifiuti speciali di un milione e 300 mila m³, un impianto di trattamento fanghi gestito da una impresa tristemente nota alle cronache recenti, un’azienda che si occupa dei servizi di trasporto e smaltimento di rifiuti speciali pericolosi e non, un nuovo impianto di trattamento dei rifiuti speciali non pericolosi autorizzato su una discarica esistente”.
Evidenziando che “l’indice di pressione ambientale localizzativo del territorio comunale supera ampiamente il limite di 160 mila m³ di rifiuti per km², come definito dalla D.G.R. n. 7144 del 2 ottobre 2017” sottolinea che “il Comune di Calcinato ha sostenuto negli anni un peso infrastrutturale e ambientale significativo, che ha inciso negativamente sulla qualità della vita e sulla sostenibilità del territorio: • è attraversato dalla tangenziale Brescia-Verona, dalla autostrada A4 “Serenissima” e dalla linea ferroviaria Brescia-Verona, è attualmente interessato dai cantieri della nuova linea ferroviaria TAV la cui conclusione è prevista per il 2026. Questi lavori, in corso ormai da anni, comportano un aggravio quotidiano per la comunità: traffico pesante in aumento, deviazioni e restringimenti stradali, maggiori emissioni inquinanti e rumorose. Il paese vive, di fatto, ‘sotto scacco’ per la presenza costante dei mezzi di cantiere. La cantieristica e il progetto stesso di questa grande infrastruttura hanno profondamente alterato la morfologia del territorio comunale, modificandone l’equilibrio ambientale e paesaggistico.
L’amministrazione comunale chiede pertanto “che nella revisione del Programma Regionale vengano adottati criteri localizzativi escludenti per il territorio di Calcinato, già fortemente compromesso dal punto di vista ambientale e infrastrutturale ed esprime parere contrario all’autorizzazione di nuove discariche, all’ampliamento di impianti esistenti e alla realizzazione di ulteriori impianti di trattamento rifiuti di qualsivoglia tipologia”.

domenica 3 agosto 2025

Per un mondo senza atomiche mercoledì 6 manifestazione a Brescia

Le bombe atomiche statunitensi sganciate sulle città giapponesi nell’agosto 1945 hanno segnato un prima e un dopo nella Storia: la guerra non era mai stata così distruttiva e nessuno strumento militare era mai arrivato alla soglia della cancellazione dell’intera umanità. 
Nessun ordigno nucleare è poi stato utilizzato da allora, ma il rischio esistenziale rimane enorme (come le continue minacce degli ultimi mesi ci devono ricordare): le testate nucleari oggi non sono più oltre 75.000, ma anche le circa 12.500 che rimangono potrebbero eliminare la vita (umana e non solo) sulla Terra, svariate volte.
Anche quest’anno, 80 anni dopo i bombardamenti del 1945, facciamo memoria dei morti e confermiamo il nostro impegno a favore dell’eliminazione di tutte le armi nucleari dal pianeta.
Per dire: “Mai più Hiroshima! Mai più Nagasaki! Basta alla deterrenza prepotente di chi possiede l’arsenale nucleare!”.
Lo ripeteremo anche il 6 agosto di questo 2025 con un corteo silenzioso per le vie della città, con partenza da largo Formentone alle ore 18.30.
Il nostro impegno contro le armi nucleari diventa ancora più urgente visti i numerosi conflitti che insanguinano la terra e le dichiarazioni di governanti che disinvoltamente minacciano l’uso delle bombe atomiche per risolverli.
Con questo corteo vogliamo fare memoria di quanto successo affinché non si ripeta e chiedere al nostro governo che l’Italia si unisca agli stati che l’hanno già fatto e aderisca al Trattato sulla proibizione delle armi nucleari (TPNW) che, a otto anni dalla sua approvazione, continua ad essere il miglior strumento per liberarsi della inaccettabile presenza di queste armi.
Data la violenza e l’instabilità del mondo in questo momento, anche da parte di Stati dotati di armi nucleari che commettono atti illegali di aggressione, dobbiamo alzarci in piedi e dire che 80 anni di vita dell’Umanità sotto questa minaccia esistenziale sono già troppi: dobbiamo eliminare le armi nucleari prima che siano loro a eliminare noi!
L'iniziativa è proposta da Movimento Nonviolento, Pax Christi,Missione Oggi, GIT Banca Etica, OPAL, Tavolo della Pace Franciacorta, Emergency, Coro Clandestino, Libertà e Giustizia, Kaki Tree for Europe, Associazione culturale italo giapponese Fuji, ANPI, ANED, Fiamme Verdi e ACLI.

Per un mondo senza atomiche il Kaki Bike Tour passa da Calcinato

Domani arrivano nella nostra provincia i paciclisti del Kaki Tree Project, in tour nel piano padano all’insegna dello slogan “Pedalare per la pace, la nonviolenza e il dialogo” per celebrare l’80esimo anniversario dello sganciamento delle bombe atomiche su Nagasaki e Hiroshima.
“Garantito dalla presenza fissa di un gruppo di ciclisti franciacortini - spiega il presidente del sodalizio Francesco Foletti - il tour è partito simbolicamente da Verona, la città in cui papa Francesco l’anno scorso alla manifestazione Arena di Pace ribadì l’importanza della pace e della fratellanza fra i popoli e attraversa una nutrita serie di fiumi, laghi, città e luoghi simbolici legati a questa singolare progetto, che nel corso degli anni ha messo a dimora, in numerose località del piano padano e non solo, decine e decine di essenze arboree figlie della pianta di kaki sopravvissuta all’olocausto nucleare del 1945”.
Al seguito dei sette ciclisti che hanno assicurato la loro partecipazione ininterrotta per tutti i 490 chilometri del percorso - Giulia Bonomelli, Giorgio Biondi, Pietro Rossi, Alessandra Vencato, Rosa Marchi, Annamaria Bonomelli e Gianmario Portesani - ci sono due volontari addetti alla logistica alla guida di un’automobile di supporto e di un camper dell’associazione “Anch’Io”, con il suono dei gong come accompagnamento sensoriale.
Giungendo da Sommacampagna, la comitiva lunedì 4 agosto attraverserà i comuni di Sirmione, Desenzano del Garda e Lonato, per giungere in serata a Calcinato. Lungo il percorso sono previsti incontri e attività con autorità, gruppi e associazioni. In particolare lunedì i gong saranno protagonisti al tramonto della manifestazione che si terrà nello splendido scenario di Villa Caffetto, in via Ugo Branca 2, a partire dalle ore 20.30. Oltre a un suggestivo bagno di gong, nel corso della serata verrà lanciata la terza edizione del Premio d’arte intitolato all’artista Claudio Caffetto, che avrà come tema “Un seme per la pace” e coinvolgerà non solo numerosi artisti, ma anche le scuole di ogni ordine e grado di tutto il territorio nazionale.
Sempre a Calcinato martedì 5 alle ore 9 al Parco della Boschina, in via Arnaldo 50, ci sarà una cerimonia commemorativa davanti alla pianta di kaki discendente dal famoso albero sopravvissuto al bombardamento atomico di Nagasaki.
In mattinata i paciclisti ripartiranno poi per le altre tappe del loro percorso, che terminerà domenica 10, quando giungeranno all’Albagnano Healing Meditation Centre, dove a conclusione dell’iniziativa itinerante parteciperanno a un momento di raccoglimento guidato dalle parole e dalle meditazioni del lama Michel Tulku Rinpoche, per ricordare e riaffermare che solo il dialogo, non le armi, può fermare la guerra.
“Naturalmente - incoraggia Foletti - chiunque vorrà potrà unirsi anche solo per alcuni tratti del percorso oppure incontrare i nonviolenti in sella durante il loro passaggio nelle diverse località toccate dall’itinerario”.
Chi desiderasse acquisire ulteriori informazioni sulla manifestazione pacifista può consultare il sito web www.kakitree-europe.eu oppure scrivere una mail all’indirizzo di posta elettronica kakitree@lapacesulmonte.org o telefonare alla segreteria organizzativa al 349 2173488.

venerdì 1 agosto 2025

La bambina di Hiroshima

Apritemi sono io…
busso alla porta di tutte le scale
ma nessuno mi vede
perché i bambini morti nessuno riesce a vederli.
Sono di Hiroshima e là sono morta
tanti anni fa. Tanti anni passeranno.
Ne avevo sette, allora: anche adesso ne ho sette
perché i bambini morti non diventano grandi.
Avevo dei lucidi capelli, il fuoco li ha strinati,
avevo dei begli occhi limpidi, il fuoco li ha fatti di vetro.
Un pugno di cenere, quella sono io
poi anche il vento ha disperso la cenere.
Apritemi, vi prego non per me
perché a me non occorre né il pane né il riso,
non chiedo neanche lo zucchero, io,
a un bambino bruciato come una foglia secca non serve.
Per piacere mettete una firma,
per favore, uomini di tutta la terra
firmate, vi prego, perché il fuoco non bruci i bambini
e possano sempre mangiare lo zucchero.
Nazim Hikmet


sabato 26 luglio 2025

Oggi la pastasciutta è antifascista

Stasera si rinnova anche sul Garda una delle tradizioni più consolidate nel piano padano, quella della "pastasciutta antifascista". Fra il gastronomico e il militante, la manifestazione si svolgerà dalle ore 20 alla Cascina San Rocco nella via omonima, in località Vaccarolo a Desenzano, e renderà omaggio all'epica impresa della famiglia Cervi che ottant'anni fa a Campegine, in provincia di Reggio Emilia, appena si seppe della caduta del regime fascista, organizzò in piazza una gigantesca pastasciutta al burro, servita dai bidoni per il latte, per sfamare il popolo duramente provato dalla dittatura e dalla guerra. Oggi non lo si crederebbe, ma allora si trattava di un pasto di lusso, in tempo di pesanti razionamenti del cibo: il passaparola fu rapido, la cittadinanza accorse in massa e tutti si misero ordinatamente in fila, felici di poter mangiare finalmente un piatto di maccheroni e assaporare con essi anche il senso di piena libertà che pareva finalmente riconquistata. Da allora in poi la "pastasciutta in bollore" fu considerato da Alcide Cervi (padre dei sette fratelli assassinati dai fascisti il 28 dicembre 1943 a Reggio Emilia) il "più bel discorso contro il fascismo".
A Vaccarolo la pastasciutta proverrà dalle produzioni antimafia di Libera Terra e, come da tradizione, sarà offerta gratuitamente a tutti i partecipanti, mentre per il resto i prezzi saranno assai contenuti. Nella seconda parte della serata si terrà il concerto musicale del duo formato da Marina Corti e Bruno Podestà, che proporranno un ampio repertorio di canti partigiani. Informazioni e prenotazioni ai numeri 349/0583024 o 335/6259434 o 339/3051811.

sabato 19 luglio 2025

Lettera ai sindaci sulla base militare di Ghedi

Nei giorni scorsi il collettivo bresciano “Donne e uomini contro la guerra” ha inviato ai sindaci e ai consiglieri comunali di Brescia, Ghedi, Bagnolo Mella, Montichiari, Montirone, Leno, Castenedolo, Gottolengo, Isorella e Borgosatollo una lettera aperta sui pericoli connessi alla presenza di ordigni nucleari alla base militare di Ghedi dove – secondo i pacifisti – “sono stoccate almeno 20 testate atomiche pronte per essere caricate sui caccia bombardieri F35 (le famigerate B61-12), mentre sempre più minacciosi venti di guerra soffiano sul mondo, sull’Europa e sull’Italia”.
“Che la base di Ghedi costituisca una minaccia per centinaia di migliaia di persone che vivono a grande distanza da Brescia lo dimostra la stampa locale e nazionale che non raramente aggiorna sull’intensificarsi delle esercitazioni aeree aventi come epicentro la stessa base” osservano.
“Che la medesima base, con effetti devastanti sulla Lombardia, sia possibile obiettivo di ritorsioni e di attacchi nucleari sventatori è consapevolezza condivisa anche dalla nostra Regione che, con diverse disposizioni, ha affrontato il tema di possibili situazioni di contaminazione di tipo nucleare e radiologico e delle conseguenti emergenze” sottolineano poi, richiamando “le deliberazioni regionali 7670/2022 sulla gestione delle emergenze radiologiche e nucleari e 1237/2023 che stabilì di istituire 30 microdepositi dedicati allo stoccaggio di milioni di compresse di ioduro di potassio al fine di proteggere la tiroide dall’assorbimento di iodio radioattivo emesso in seguito a un incidente nucleare”.
Questi cittadini informano poi che “sulla base di un documento riservato del Ministero della Difesa italiano del 2020, Greenpeace ha calcolato che in caso di deflagrazione atomica per incidente o per attacco bellico il fall-out radioattivo coinvolgerebbe dai 2 ai 10 milioni di persone secondo la direzione dei venti”
Concludono infine chiedendo “un intervento pubblico sia per l’informazione alla popolazione, sia per le misure preventive ed emergenziali per garantire la sicurezza della cittadinanza”.

venerdì 18 luglio 2025

Lunedì 21 c’è il consiglio comunale

A Calcinato il sindaco Vincenza Corsini ha convocato per lunedì 21 luglio in municipio la prossima seduta del consiglio comunale. 
Al centro dell’attenzione ci sarà l’analisi della “salvaguardia degli equilibri di bilancio dell’esercizio finanziario 2025 e dell’assestamento generale del bilancio per il triennio 2025-2027.
Si tratta di una verifica espressamente prevista dalla normativa vigente in materia dettata dalla necessità per il Comune di avere un saldo non negativo tra entrate e spese, sia in termini di competenza che di cassa. 
In sostanza, i consiglieri devono accertare che le entrate previste siano sufficienti a coprire le spese, e che non ci siano squilibri finanziari che possano compromettere una sana gestione dell'ente. 
L’appuntamento per gli interessati alle ore 18.30.